I BAMBINI E LA NATURA

Da sempre crediamo che gli apprendimenti dei bambini siano significativi nel momento in cui si contente loro di far nascere dall’esperienza diretta delle domande, i contesti e i materiali che la natura mette in gioco SONO luogo privilegiato per innescare questo tipo di approccio. Nelle uscite esterne vi è il senso dello scoprire, del vedere, del cercare, del comunicare. Gli ambienti esterni (giardini, strade, parchi…) sono imprevedibili, non predefiniti, ma proprio per questo stimolano l’esplorazione e la curiosità. I giochi con le foglie ci raccontano che c’è un albero che cambia nel tempo e che nel suo cambiamento ci offre doni differenti; l’esperienza dell’orto ci racconta di un ciclo della vita che attraversa anche la nostra nascita, la cura che sta dietro ogni crescita e che ha sempre una matrice di collaborazione e di gratificazione. In risposta a queste convinzioni profonde abbiamo spogliato i giardini d tutto ciò che li assimilava all’esperienza del parco giochi così da poterli riallestire come laboratori aperti di conoscenza e di libera ricerca con i bambini. A tutto ciò si accompagna un uso costante degli spazi esterni vissuti senza la percezione che l’instabilità meteorologica sia un vincolo, ma anzi, una risorsa. Consapevoli che non esiste il “cattivo tempo” ma solo “bambini non attrezzati per starvi”, abbiamo deciso di chiedere un contributo alle famiglie fornendo un adeguato abbigliamento che possa tutelare i bambini nelle loro uscite.

Vivere lo spazio esterno significa anche vivere il territorio. Infatti il nido d’infanzia si colloca in un contesto più allargato, in un sistema di rapporti con il territorio. Nel tempo si stanno stabilendo rapporti con il quartiere tramite le uscite con i bambini al parco comunale, al mercato, in biblioteca, visite alla Scuola dell’infanzia

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